Il Regolamento Consob prevede una specifica normativa per l'attuazione dell'equity crowdfunfding, le piattaforme infatti devono superare e ottenere l'approvazione della Consob prima di poter essere operative online.
A ottobre dello scorso anno la Consob ha apposto ulteriori modifiche alla normativa, con precisazioni chiare e insindacabili.
Quali sono le principali modifiche introdotte?
La Consob ha esteso l'opportunità di sottoscrivere obbligazioni e Mini-Bond attraverso i portali di equity crowdfunding a 3 categorie di soggetti oltre gli investitori istituzionali:
A chi ha un portafoglio, inclusi i depositi di denaro, per un valore superiore a 250.000 Euro;
A chi che si impegna a investire almeno 100.000 Euro e che dichiari di essere consapevole dei rischi connessi all'impegno previsto;
Ai piccoli investitori.
Quindi potranno essere sottoscritti, titoli di debito, oltre che di equity.
Per gli intermediari finanziari, viene confermata la possibilità da parte delle piattaforme di dare mandato a società di promozione e intermedizione finanziaria per offrire prodotti che includono investimenti in equity crowdfunding.
Per le società estere è stata rinnovata l'opportunità di raccogliere capitali anche per le società con sede in un Paese dell'Unione Europea.
I portali hanno la possibilità di pubblicare sul proprio sito, bacheche per la compravendita di strumenti finanziari, che siano stati oggetto di campagne concluse con successo e raccolte tramite la propria piattaforma.
Gli investitori potranno così monetizzare con maggiore semplicità anche in caso di società non quotate in Borsa.